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Una storia che non ha soluzione di continuità, una storia scritta nella pietra

E’ proprio da questa zona che passavano, in epoca romana, i viandanti che da Lecce si recavano ad Otranto, percorrendo la via Traiana (oggi obliterata da una moderna strada poderale che tuttavia ne conserva il tracciato pressoché originario) che, dopo aver attraversato Valesium, giungeva a Lycia (Lecce), non lontana da Rudiae, e, proseguendo, toccava Lupiae Marittima (Roca) e procedeva per Hydruntum (Otranto). È il 1500, il Rinascimento, che vede la naturale evoluzione di questi “casali” in veri e propri borghi. E’ il secolo delle grandi innovazioni, della rinascita ideale delle popolazioni, che ci fa riscoprire la porta monumentale di Vanze (fine XV sec. d.C.), il Castello di Acquarica (XVI sec. d.C.) e la successiva grandiosa esperienza rinascimentale di Acaya (XVI sec. d.C.).

Itinerari

Castelli, chiese, masserie fortificate, uliveti, muretti a secco, macchia mediterranea, frantoi ipogei, pagghiari, antichi palazzi nobiliari, piccoli borghi, boschi, mare, ulivi secolari, natura straordinaria. Visitare questi luoghi significa intraprendere un viaggio emozionale e immersivo.

Castelli, chiese, masserie fortificate, uliveti, muretti a secco, macchia mediterranea, frantoi ipogei, pagghiari, antichi palazzi nobiliari, piccoli borghi, boschi, mare, ulivi secolari, natura straordinaria. Visitare questi luoghi significa intraprendere un viaggio emozionale e immersivo.

Progettato nel 1500 da Alfonso dell’Acaya, componente della famiglia che governò il borgo per oltre tre secoli, il maniero fu al centro di lavori di fortificazione avviati dal figlio Giangiacomo (architetto militare di Carlo V) che decise di irrobustire le difese per proteggerlo da eventuali attacchi nemici. In suo onore, la città fortificata cambiò nome passando dall’originale Segine all’odierno Acaya.

Il Palazzo Baronale Severini Romano risale al 1600. Un tempo dimora dei feudatari di Pisignano, oggi ospita l’Accademia Salentina degli Scacchi ed è sede di una prestigiosa biblioteca nazionale. Suggestivi e ricchi di fascino l’imponente giardino interno e il pozzo.

Dal 1979 sono Oasi WWF. L’area è costituita da una serie di ambienti diversi: spiaggia, pinete, macchia mediterranea, dune, canneti e specchi d’acqua. Esempio di biodiversità, offre l’habitat perfetto per numerose specie di animali (sia stanziali che migratori) come l’airone cenerino, il germano reale, il piro, il riccio e la tartaruga palustre e, più raramente, l’airone bianco maggiore e l’airone rosso. Nel sottobosco è possibile, invece, vedere il biacco, serpente tipico della zona chiamato dai contadini “serpe nera”. La presenza di una flora e una fauna tanto ricche ha fatto sì che l’oasi Le Cesine diventasse, negli anni a seguire, zona a protezione speciale.

Le masserie disseminate sul territorio, un tempo cuore pulsante delle attività agricole locali, sono quasi tutte fortificate. Il profilo difensivo, ottenuto attraverso la realizzazione di alte mura di cinta, ponti levatoi, fossati, feritoie e garitte, era necessario per tenere a bada le incursioni da parte dei Turchi. Le più note sono: Masseria Favarella, Masseria Li Candi; Masseria Pier di Noha; Masseria Le Cesine; Masseria Visciglito (o Gesuini).

Il piccolo edificio sacro si trova fuori dalle mura cittadine di Acaya. Edificata nel XIII secolo, la chiesetta in passato è stata meta di numerosi pellegrinaggi: qui, infatti, venivano accompagnate le donne “tarantate” perché fossero guarite dal Santo.

Tra gli edifici sacri che disegnano la geografia religiosa di Vernole e dintorni, non possiamo non menzionare la Chiesa di Santa Maria della Neve, ad Acaya, costruita su una chiesa medievale preesistente: facciata neoclassica, tre navate all’interno arricchite da sei altari laterali.

Il nostro territorio

Nel cuore incantevole del nostro territorio, dove la bellezza si manifesta in ogni angolo e la storia si intreccia con paesaggi mozzafiato.
Esplorate con noi le meraviglie che rendono unico questo luogo!

Nel cuore incantevole del nostro territorio, dove la bellezza si manifesta in ogni angolo e la storia si intreccia con paesaggi mozzafiato.
Esplorate con noi le meraviglie che rendono unico questo luogo!

Il Territorio

Vernole

Quella di Vernole è una storia antichissima le cui origini sono da ricercare nell’Età della Pietra e del Bronzo...

Quella di Vernole è una storia antichissima le cui origini sono da ricercare nell’Età della Pietra e del Bronzo. Ma le testimonianze, ancora evidenti, raccontano l’avvicendamento di vari periodi: Bizantino, Messapico, Medioevo. I primi documenti scritti risalgono ad epoca Normanna. Il suo centro storico è caratterizzato dalla presenza di edifici religiosi dall’inconfondibile espressione barocca che si alternano a palazzi antichi. Un insieme pittoresco e suggestivo che regala un’emozione architettonica che conquista sin dal primo momento.
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Pisignano

Poco meno di mille abitanti ed una storia che risale al XI-XII secolo, Pisignano è famosa per...

Poco meno di mille abitanti ed una storia che risale al XI-XII secolo, Pisignano è famosa per il menhir Materdomini, uno tra i più alti di tutto il Salento, e per i suoi frantoi ipogei. L’architettura religiosa si esprime attraverso la chiesa di Santa Maria Mater Domini (XII secolo) al cui interno è custodita l’effigie della Madonna, dipinta su pietra, risalente al 1500. Originariamente in stile romanico, l’edificio sacro ha subito nei secoli alcune sostanziali modifiche che hanno prodotto un profilo più squisitamente barocco. Altre costruzione religiose presenti nella frazione sono la Cappella di Santa Severina e la Cappella di Mater Domini (rispettivamente XVII e XVII secolo).
Relativamente alle costruzioni storiche, l’antico Palazzo Conti Romano oggi ospita una scuola nazionale di scacchi.
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Acaya

La città fortificata di Acaya è un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato...

La città fortificata di Acaya è un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato. La sua identità è riconoscibile dal Castello a pianta trapezoidale edificato nel XVI secolo da Gian Giacomo Acaya (a cui si deve il nome del villaggio) per difendere la zona dalle continue incursioni turche. Un vero e proprio gioiello di architettura militare a cui si uniscono altre bellezze del suo centro antico come le mura perimetrali, il fossato, i torrioni, la piazza e la Torre dell’Orologio a corda. L’accesso al centro è regolato da un ingresso ad arco, Porta Sant’Oronzo, sormontata dalla statua dell’omonimo santo.
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Strudà

La leggenda di Strudà è legata al culto della Madonna della Neve che è la Patrona del paese...

La leggenda di Strudà è legata al culto della Madonna della Neve che è la Patrona del paese. Secondo la leggenda, durante una forte siccità, nel 1200, una donna di nome Lucia ebbe una visione della Madonna che le indicò un luogo contraddistinto da un fiore bianco in cui scavare un pozzo. Da lì sgorgò l’acqua che aiutò la popolazione a superare il momento di difficoltà. Da allora, il pozzo, dedicato alla Madonna della Neve, è meta di pellegrinaggi e devozione. La Chiesa parrocchiale a lei dedicata conserva una statua di legno che raffigura la Vergine con il Bambino. Ogni anno, il 5 agosto, si celebra la festa della Madonna della Neve con una processione ed una partecipazione molto sentita da parte di tutti gli abitanti.
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Acquarica di Lecce

I primi documenti sul casale di Acquarica di Lecce risalgono al periodo normanno...

I primi documenti sul casale di Acquarica di Lecce risalgono al periodo normanno. Nel cuore della frazione si erge la chiesa Madre di San Gregorio Nazianzeno, edificata per volontà di Monsignor Leone Greco, nel 1904, al posto della costruzione precedente che oltre ad essere più piccola, versava in pessime condizioni. Dell’antico edificio sono rimasti il Campanile (1525) e due tele: una della Madonna del Rosario e l’altra di San Gregorio Nazianzeno. Nelle campagne di Acquarica ci sono tracce di un antico insediamento messapico, Pozzo Seccato, che consiste in una vera e propria masseria fortificata costruita alla fine del IV secolo a.C., circondata da un possente muro di fortificazione di pietre a secco. Al suo interno sono ancora visibili le tracce di un edificio residenziale con ambienti adibiti alla vita quotidiana (cucina, dispensa, ecc.) e alle produzioni artigianali.
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Vanze

Le prima tracce del casale di Vanze risalgono all’Alto Medioevo. Il piccolo borgo, nato...

Le prima tracce del casale di Vanze risalgono all’Alto Medioevo. Il piccolo borgo, nato ad opera di alcuni coloni, ha un passato scandito da attività prevalentemente cerealicole e pastorali. Famosa è la sua Porta Monumentale che, originariamente, segnava l'ingresso nel villaggio. Al suo interno sorgono il Palazzo Baronale, caratterizzato da un ampio portale bugnato (tipica lavorazione muraria caratterizzata da blocchi di pietra sovrapposti) e la Colonna dell’Assunta, con l’omonima chiesa.

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